I COMPITI DI CURA DELL’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO.
LA VACCINAZIONE AVVERSO IL COVID -19.

Nel decreto di nomina solitamente il Giudice Tutelare affida all’amministratore di sostegno incombenti di natura economico-patrimoniale (in via esemplificativa: operatività sul conto corrente, gestione ordinaria e straordinaria degli immobili) e compiti di cura della persona dell’amministrato.
Quest’ultimo profilo è importantissimo e, personalmente, ritengo sia il cuore di tale funzione.
Nel prendersi cura dell’amministrato, occorre considerare i suoi bisogni e le sue aspirazioni: un tale approccio viene il più delle volte ripagato dalla fiducia del beneficiario che, certamente, si rende conto se il suo interlocutore gli porge attenzione e ascolto.
Nell’ambito dei compiti di cura, è di attualità il tema della vaccinazione dell’amministrato contro il Covid-19.
Salvo i casi in cui il beneficiario non possieda una capacità di autodeterminarsi, l’amministratore di sostegno dovrà chiedere al medico competente di verificare se l’amministrato è in grado di esprimere la sua volontà in ordine alla vaccinazione.
Compete al sanitario curante appurare e documentare se sussistono aree di deficienza decisionale (paziente cd. incompetente) tali da impedire di comprendere il significato della vaccinazione contro il Covid-19, l’utilità della stessa, il rischio di vita per la persona in caso di contrazione del virus e gli eventuali effetti collaterali della malattia nonché della vaccinazione.
Il medico provvederà quindi all’attività informativa nei confronti dell’amministrato e a raccogliere il suo consenso o il suo rifiuto.
Ricordo che l’autonomia decisionale in ordine alla propria salute è un diritto costituzionalmente garantito, ribadito dalla Legge 219/2017 “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”, secondo cui “nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata”.
Ritengo pertanto che ove il beneficiario esprima un valido consenso alla vaccinazione la sua volontà debba prevalere su quella dell’amministratore (salvo che ricorrano gravi motivi medici, non compresi dall’amministrato, per escludere la vaccinazione).
Personalmente, consiglio di chiedere al Medico curante anche la scheda anamnestica del beneficiario così da porre in risalto tutte le informazioni utili sullo stato di salute dello stesso ai fini della vaccinazione e del suo post.